Adattandosi all’irregolarità del lotto, gli spazi di servizio si dilatano e si restringono grazie all’utilizzo di forme organiche che preservano la purezza del volume della sala, cuore centrale del progetto. La doppia altezza del corpo centrale ripropone il cambio di scala dell’archetipo di teatro andando a ridefinire la misura degli ambienti adiacenti. La distribuzione planimetrica appare come un sistema permeabile che, attraverso la differenziazione spaziale data dall’organicità delle forme, stabilisce flussi e gerarchie delle aree. Il progetto delle sistemazioni esterne punta a creare uno spazio di grande identità e dialogo con il nuovo teatro e le aree circostanti.
